venerdì 19 luglio 2013

Perché la privacy... conta

Scrivo questo articolo per discutere su cosa ne penso io della privacy digitale.

La privacy conta, ma vorrei porvi una domanda prima di tutto:

"Se uno sconosciuto vi chiedesse il numero di telefono glielo dareste? e se queste sconosciuto si chiamasse Google?"

Credo che per tutti la risposta sarebbe No nel primo caso , Si nel secondo
Perché?
le motivazioni sono da ricercarsi nel uso che ne farebbe tale soggetto, nel primo caso sono ignote mentre nel secondo caso sono principalmente per fornirci servizi a noi stessi, quindi credo che sia questa la risposta...
Ma siamo cosi sicuri che Google non usi i nostri dati personali per altri scopi? si sa, google non vende oggetti fisici, vende servizi, precisamente la maggior parte dei suoi ricavi li fa tramite adsense, il servizio di pubblicità, ora immaginate di essere voi a capo di google; sicuramente vorreste massimizzare i profitti, come? semplice usando i nostri dati per fornirci pubblicità mirate ( quindi più facile che l'utente clicchi ).

Ora voi direte cosa me ne importa a me se google usa i miei dati per fornirmi pubblicità, niente e su questo sono d'accordo, Google è sempre stata un azienda molto corretta con i suoi utenti non credo riceverete mai un SMS da uno sconosciuto dicendo che google gli ha dato il tuo numero e se vuoi comprare l'oggetto che hai guardato ieri su internet..
Google inoltre è anche una delle poche aziende che si è opposta alla SOPA e ACTA, quindi cosi facendo dimostrando che Google alla privacy dei suoi utenti ci tiene.

"Ma sei stupido? hai appena detto che google usa i nostri dati per fornirci pubblicità"
Non sono stupido e non mi sono dimenticato, forse dimenticate che sono 2 servizi google, quindi non fornisce dati a società esterne, Google ( precisamente i suoi datacenter ) sono tra i più sicuri al mondo, quindi crea un sistema isolato ( o cosi si spera ) a se stesso, quindi la morale della favola è : "google sa pure dove bevi il caffè ogni mattina, ma solo google lo sa e nessun altro quindi posso ritenermi sicuro".

Già, seppur google è stata coinvolta nello scandalo questione prism ossia, il sistema americano che funge da "grande fratello" nel mondo, credo di poter dire che si è abbastanza sicuri con Google.

La domanda principale è, Facebook, facebook invece dimostra molto spesso di non tenere proprio niente alla riservatezza dei suoi utenti, basti pensare a quella ragazzina che scrisse su Facebook di essere incinta e dopo 1 settimana, ricevette a casa delle pubblicità per articoli da bambini ( fonte: wired ) quindi la domanda principale ora è : "Di chi mi posso fidare?".

Nessuno e tutti, Google, Facebook, Skype , Badoo, .... sono multinazionali , l'importante per loro è il capitale che riescono a raggiungere; però si può scendere a compromessi, in quanto comunque la nostra privacy è "violata" per fornirci un servizio utile... Sono del idea che essere paranoici è una cosa buona, però esserlo troppo diventa esagerato, molti su un famoso blog, commentarono che la scansione wireless che effettua google è una violazione di privacy ( le scansioni che esegue per avere la mappa delle reti wireless per il mondo ) esagerata... Il problema che l'hanno scritto usando il loro account Facebook, e Facebook registra in continuazione dati sulla posizione da cui esegui l'accesso e non c'è modo di disattivare questa funzione...
Questo non mi è ancora chiaro, se una persona è paranoica dovrebbe esserlo per tutto, e non solo per alcune cose, credo quindi che la privacy sia una questione astratta ormai in italia, la gente grida allo scandalo quando scopre la punta del iceberg , però ormai da anni gli fornisce ( loro stessi ) la base del iceberg scrivendo su Facebook/G+/Twitter/Badoo/ecc.. il loro numero di telefono, indirizzo, dove abiti, con chi vivi, cosa mangi, che appuntamenti hai per domani e cosi via.

"Possono pure spiarmi, non ho niente da nascondere"
Questo ragionamento è completamente errato, voglio proprio vedere che uno sconosciuto vi entra in casa , si siede sul divano e vi sta li ad osservare, credo gli direste qualcosa no?
"Ma le aziende che ci spiano ci forniscono servizi"
Finché i dati rimangono al interno dell'azienda si, avete ragione, ma immaginate questa situazione, voi chiamate una badante, vi fa un servizio, quindi anche che vi spia in casa non è un problema, l'avete chiamata voi infondo! , ma ora questa badante, ogni sera esce da casa vostra e va al bar a raccontare i fatti vostri, capite che la cosa non è molto "buona"...
Ecco quest esempio era mirato a farvi capire che spesso le società che raccolgono dati , li raccolgono per gli altri, e non per loro stessi, infondo a un azienda X che è un social network, il vostro indirizzo non serve, ma magari al "bar" c'è un suo amico che ha un azienda Y che vende pubblicità, ora X dice i vostri interessi a Y , Y userà l'indirizzo che X possiede per mandarvi pubblicità a casa in base ai vostri interessi, figo no?

Quale è il giusto compromesso quindi?
Cambia per ognuno, in linea di massima il consiglio è quello di usare solo le cose utili, se usate Google Now solo per guardarvi il meteo, capirete che non ha senso ( oltre a sprecare % di batteria ) mentre invece se l'usate per gestirvi la giornata vi posso assicurare che è una manna dal cielo. Se usate Facebook solamente per guardarvi che ne so, le news, non ha senso, quindi eliminare l'inutile, se usate sempre twitter e mai G+, perché tenerli entrambi? usare l'ndispensabile e l'utile, evitando di usare una X funzione / programma / social network, solamente perché l'usano gli altri oppure perché fa figo con gli amici far vedere che se chiedi al tuo telefono "quanto è alto berlusconi" risponda "1.65m".